Valutazione dei DPI necessari

Le attrezzature di lavoro per poter svolgere le mansioni interne ad un’azienda in maniera sicura e protetta devono essere verificate e idonee sotto molti punti di vista.

In questo ambito, entra in gioco il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, un decreto legislativo che stabilisce l’utilizzo di DPI, vale a dire Dispositivi di Protezione Individuale, in qualsiasi ambito lavorativo.

La dicitura DPI, in effetti, ingloba in sé una serie di dispositivi classificati in tre categorie a seconda del grado di rischio:

• Nella prima categoria, ritroviamo dispositivi di protezione per impieghi dal rischio basso;
• La seconda categoria indica dispositivi legati ad attività dal rischio medio, che per sua natura non può rientrare in nessuna delle altre due categorie;
• La terza categoria, infine, abbraccia dispositivi di protezione salvavita, che proteggono i lavoratori da rischi molto elevati, con conseguenze rovinose o addirittura fatali: a questa categoria appartengono dispositivi come le imbragature anticaduta, protezioni per occhi, i caschi per la protezione del capo, dispositivi antinfortunistici specifici per operazioni come la saldatura, l’utilizzo di motosega o altre mansioni tipiche del cantiere, ecc.

È fondamentale sottolineare che ciascun ambiente lavorativo, ad esempio le pulizie, officine meccaniche, laboratori chimici e simili, porta con sé rischi più o meno gravi, con conseguenti dispositivi di protezione personale, collettiva o per spazi confinati necessari.

Affidarsi ad uno studio competente per la consulenza e formazione in ambito di valutazione dei rischi e dei DPI da impiegare per fronteggiarli è un investimento che mette in primo piano la salute del lavoratore e la sicurezza sul posto di lavoro.

Ti invitiamo a contattarci per un servizio di assistenza impeccabile tra Milano, il resto della regione e la regione Piemonte.

Requisiti essenziali per DPI a norma

Le normative in merito alla selezione e individuazione di dispositivi di protezione individuale adatti sono innumerevoli e tracciano molto chiaramente le linee guida che il datore di lavoro e lo studio tecnico che lo assiste devono seguire.

Oltre a delineare in maniera netta le categorie di suddivisione dei DPI, è essenziale che i dispositivi individuati rispecchino una serie di requisiti imprescindibili.

Un dispositivo di protezione individuale a norma deve, innanzitutto, essere adeguato ai rischi da prevenire: la selezione di un dispositivo errato può addirittura comportare un rischio maggiore.

A questo, si uniscono requisiti come l’adeguatezza alle condizioni di lavoro, la scelta di dispositivi che siano ergonomicamente adatti, che rispettino la salute del singolo lavoratore e che siano semplici da indossare e rimuovere in caso di necessità.

In alcuni casi, poi, i dispositivi vengono utilizzati in combinazione con altri dispositivi: bisogna sincerarsi che questi non vadano in conflitto tra loro e che non comportino un rischio ulteriore.